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Proteggi il fegato col Cardo Mariano

La scorsa settimana abbiamo parlato di come depurarsi dopo le festività natalizie, per cui oggi ho pensato di darti un suggerimento su un rimedio naturale da utilizzare per aiutare ancor meglio il nostro fegato reduce da giorni di intenso lavoro.

Il cardo mariano è una pianta a carattere seminfestante, particolarmente diffusa nell’area mediterranea e principalmente al Sud e al Centro.

La troviamo con facilità nei campi incolti, nei pascoli, lungo i margini dei sentieri, tra le macerie dove forma estesi gruppi.

 

Questa pianta è ricca di virtù terapeutiche che la rendono preziosa in particolare nelle disfunzioni epatiche.

 

Il principio attivo che caratterizza il tarassaco è la silimarina con il suo isomero, la silibinina, che svolgono un ruolo protettivo importante verso il fegato.

 

Benefici del cardo mariano sul fegato:

  • migliora la funzione epatica
  • protegge contro i danni al fegato
  • aiuta in problemi e ingrossamenti del fegato: malattie epatiche da alcolismo, da consumo di droghe, epatite cronica, cirrosi epatica, itterizia, sensibilità a sostanze chimiche, esposizione a tossine industriali, programmi di disintossicazione
  • accelera la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate dall’epatite, cirrosi, alcolismo, droghe, e tossine ambientali. Chiunque abbia avuto epatiti, cirrosi o alte condizioni del fegato dovrebbe aggiungere il cardo mariano come integratore
  • protegge il fegato da avvelenamento tossico da funghi velenosi. Il trattamento endovenoso con un derivato solubile della silibinina è attualmente un importante fattore salvavita nella terapia standard di casi di avvelenamento da Amanita phalloides
  • aiuta anche contro la fatica, la depressione e le allergie alimentari
  • la silibinina, il suo isometro principale, non ha alcun effetto sul sistema enzimatico del fegato; perciò, protegge il corpo dagli effetti dannosi di droghe farmaceutiche e dall’anestesia senza interferire con l’azione dei farmaci.

 

Altri benefici non epatici

  • antiossidante: la silibina del Cardo Mariano stimola l’attività di un enzima, il Superossidismutasi (SOD), che agisce come spazzino dei radicali liberi molto più potente della Vitamina E.
  • antiinfiammatorio: il cardo mariano inibisce l’enzima lipossigenasi prevenendo la formazione di leucotrieni, componenti responsabili di infiammazioni
  • galattogeno – stimola la produzione di latte materno nelle puerpere
  • allevia i crampi e i dolori mestruali
  • cura i mal di testa associati al ciclo mestruale
  • riequilibra gli ormoni femminili (estrogeni)
  • effetto emolliente nel curare la pleurite
  • antiemorragico – conosciuto fin dall’antichità per questa proprietà
  • diuretico – facilita l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina
  • febbrifugo – abbassa la febbre
  • proprietà aperitive: le foglie vengono usate anche come componente aromatica e aperitiva per la preparazione di liquori. Stimola l’appetito e favorisce la digestione.
  • antispasmodico – previene i crampi muscolari

 

Del cardo mariano non si butta nulla

Il cardo mariano è una pianta che è un vero dono della natura perché è sia cibo che medicina. Il tarassaco lo puoi consumare crudo in insalate e come verdura cotta, dal sapore simile agli spinaci. Puoi mangiare sia i gambi che le foglie , saporiti e nutrienti.

Le cime fiorite puoi bollirle e mangiarle, come le punte di asparagi. Stessa cosa per i germogli in primavera. In autunno, i semi sono un cibo preferito per i cardellini e un medicinale importante per gli uomini.

 

DECOTTO: 1 cucchiaio raso di cardo mariano semi, 1 tazza d’acquaProteggi il fegato col Cardo Mariano

Versa i semi di cardo mariano nell’acqua fredda, accendi il fuoco e porta a ebollizione. Fai bollire qualche minuto e spegni il fuoco. Copri e lascia in infusione per 10 min. Filtra l’infuso e bevilo lontano dai pasti per usufruire della sua azione disintossicante ed epatoprotettiva.

 

 Precauzioni d’uso

Può avere un blando effetto lassativo dovuto alla stimolazione della cistifellea, ma questo effetto dura solo due o tre giorni e poi scompare.

Controindicazioni

Può avere degli effetti collaterali e delle controindicazioni in soggetti affetti da ipertensione a causa della tiramina che contiene.

Curiosità

Le chiazze bianche sulle foglie rappresentano gocce del latte della Vergine Maria cadute mentre allattava il bambin Gesù. Da qui il nome mariano.

 

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